INCONTRO CON ALBERTO, I2PHD. ARGOMENTO: SDR

Ieri, 23 aprile, ore 21:00 altro importante incontro di formazione/informazione per la nostra Sezione voluto fortemente dagli associati, organizzato da Pierantonio, IU3NYU assieme ad Andrea IZ3PYS che ha poi anche fisicamente invitato a una video-conferenza di sezione un radioamatore decisamente illustre: Alberto I2PHD.

Francamente, già guardando il sito internet di I2PHD, www.weaksignals.com, avevamo capito che non si trattasse di uno qualunque. Il sito, tutto in inglese, trasuda competenza, elevatissima capacità, caratura internazionale.

Però, la cosa che spiazza subito è il sottotitolo:
“Here you can find my software, developed for radio amateur’s use, all freeware.” cioè:
“Qui puoi trovare il mio software, sviluppato ad uso radioamatoriale, tutto freeware”, in pieno spirito HAMRADIO, cioè umiltà, preparazione, passione e condivisione totale del proprio lavoro con gli altri.

Scorrendo e curiosando tra le pagine ci accorgiamo di una cosa ancora più inusuale: di Alberto I2PHD, riusciamo a sapere solo l’email i2phd@weaksignals.com. Non c’è una foto sua, non c’è una foto delle sue QSL (cioè le prove di trasmissione ricevute da tutto il mondo), non c’è un’immagine delle sue attrezzature, né delle sue antenne: Alberto, nel suo sito, ci mostra “solo” la sua produzione tecnica di altissimo livello.

Lo colleghiamo poco prima delle 20:45 e, molto umilmente, esordisce chiedendoci di fare una prova con la sua presentazione Powerpoint. La prova va subito benissimo e trascorriamo 15 minuti a chiacchierare con questo preparatissimo Signore dai modi affabili e gentili.

Alle 21:00 arrivano gli altri nostri associati, qualche battuta e chiacchiera a cui I2PHD non si sottrae, anzi partecipa… e iniziamo.

Alberto I2PHD, esordisce scusandosi perché il suo materiale, secondo lui, è datato. In realtà, nonostante nel software e nell’elettronica 5 anni siano come 5 secoli di storia patria, lui ci fa vedere una presentazione (conservata con estrema cura all’interno del suo PC) del 2008 assolutamente attuale ed incredibilmente scorrevole e ci spiega che si è occupato di SDR fin dal 2003, cioè quando non lo conosceva praticamente nessuno.

Sa di avere davanti una platea eterogenea, formata da pochi tecnici e tanti “solo appassionati” e, con grandissima maestria, tara le parole, pesa le frasi accennando in modo preciso, ma non troppo, gli argomenti complicati in modo da accontentare tutti, stimolando la curiosità dei primi senza annoiare tutti gli altri. Il risultato è mezz’ora di presentazione appassionante che trascorre in pochi istanti.

Pare terminare così velocemente che gli chiediamo subito di approfondire con delle applicazioni pratiche in tecnologia SDR.

È così che ci mostra ARM, un ricevitore SDR progettato e realizzato utilizzando, non un potente computer, ma una scheda da pochi euro. Dopo la prima presentazione, il progetto pare perfino impossibile ma lui, quasi sminuendosi, ci dice che, in realtà è tutto meno complicato di quanto sembri e ci spiega che, spesso e volentieri si tratta di applicare il teorema di Pitagora e poco più.

In realtà, andando a guardare i sorgenti C messi a disposizione in www.weaksignals.com ci rendiamo conto sempre di più che abbiamo davanti un raffinato conoscitore dell’hardware e un sofisticatissimo programmatore software.

Alberto I2PHD, è così sofisticato da non aver bisogno di auto-incensarsi e continua, invece, a rendere apparentemente facili anche le cose più complesse.

Entusiasmati da questa applicazione ARM che sembra facilissima (in realtà trattasi di un progetto presentato a una competizione internazionale di altissimo livello con premi di migliaia di $, tanto per intenderci…) gli chiediamo di mostrarci un’altra applicazione.

Lui ci fa vedere la presentazione di un trasmettitore SDR (fino ad ora avevamo parlato di ricevitori) spiegando ancora più in particolare quanto la tecnologia che sta dietro a queste realizzazioni sia semplice. Si, semplice per lui, probabilmente …

Ancora una volta, mette tutti a proprio agio spiegando a tecnici e meno tecnici la filosofia di quello che sta dietro a un progetto, in realtà, pensato e realizzato in mesi e mesi di lavoro.

Alla fine è così gentile che, oltre a rispondere alle nostre domande, si ferma ad ascoltare le informazioni di Sezione fino a tarda ora chiedendo, poi, di poter avere informazioni su alcune antenne che alcuni nostri associati hanno realizzato o stanno realizzando.

CHE DIRE?
Grazie Alberto, I2PHD. Grazie per le preziose informazioni tecniche rese disponibili con gran chiarezza e voglia di condividere. E, “Last but not least”, cioè “ultima cosa, ma non meno importante”, grazie Alberto per la grande, grandissima lezione umana che ci ricorderemo per sempre.

Quando mai ti capita di avere a che fare con un esperto, un professore che, gratuitamente, senza nulla chiedere, senza nemmeno auto-celebrarsi, con estrema umiltà, chiarezza e preparazione, ti fa capire cose complesse, spesso considerate da molti incomprensibili, con la leggerezza e la simpatia che solo i bimbi sanno avere?

A noi è sembrata una lezione di Albert Einstein. Anzi, è stata una lezione di Albert!

Il tutto condito da musiche di Mozart e un pizzico di ironia che, nelle grandi persone, non manca mai.

Grazie Albert I2PHD, così ti chiameremo da oggi in poi.
Grazie davvero dal profondo del nostro cuore.


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